Bollettino Quaresima-Pasqua 2023 - editoriale

Pasqua: rinnovare/restaurare

Sono iniziati i restauri della nostra Collegiata. La foto di copertina ce la presenta «chiusa» come in un enorme cantiere. I complessi lavori (restauro affreschi, stucchi, decorazioni, tele, mobilio, nuovo arredo liturgico) dureranno quasi due anni. E potranno riservarci delle belle sorprese. Come quella nella foto qui accanto: sotto la tela dell’altare di S. Ignazio è apparso un bellissimo affresco del XVI secolo raffigurante la circoncisione di Gesù.
I suddetti lavori ci porteranno a vivere un lungo periodo di «quaresima», nel senso che porteranno qualche disagio logistico per le nostre Celebrazioni, comprese quelle della Settimana Santa, con alternanze tra Battistero appena restaurato e Oratorio con il grande Salone Giona (ma, cara grazia che abbiamo queste belle alternative: altre parrocchie nel tempo dei restauri hanno avuto disagi ben più marcati).
Ci sembrerà di passare un tempo di attesa, di sacrificio, di rinuncia, paragonabile al tempo quaresimale che stiamo vivendo.
Il restauro della nostra chiesa ci porta a impegnarci per rivedere anche la nostra vita cristiana personale e comunitaria, perché contemporaneamente possa uscire più bella, più viva, più evangelica. Dovremo anche – interiormente – purificare incrostazioni e muffe intervenute nel tempo perché il Vangelo, la vita del Vangelo, appaia più autentica e anche più attraente verso chi non è vicino alla parrocchia.
Sarà una quaresima, un impegnativo «restauro» che ci porterà alla Pasqua, cioè alla risurrezione della nostra fede e della nostra fraternità.
Avvicinandoci alla fine dei restauri, avremo anche momenti formativi da parte di persone competenti che ci aiuteranno a capire il senso dei nuovi spazi liturgici, per abitarli con entusiasmo, ma anche le «novità» della comunità cristiana adeguata al XXI secolo.
Insomma, mentre viene restaurata la nostra Collegiata, accettiamo seriamente di rivedere e migliorare la nostra vita cristiana.
Come fra un po’ di tempo gioiremo nel ritrovarci in un edificio luminoso e bello, così potremo ritrovarci anche in una comunità viva, pasquale, entusiasmante.
Lo spero di cuore e lo auguro a me e a voi.
Buona doppia «Quaresima».


Don Gian Pietro