In Ticino sono poche le persone che non hanno mai sentito parlare di Lourdes, e tanti hanno parenti, amici o conoscenti chre almeno una volta sono saliti su quel treno che fino a pochi anni
fa attraversava lentissimo da sud a nord il Ticino. Esperienza terminata con l’aumentare il costo del noleggio del materiale rotabile e delle «tracce» ferroviarie attraverso Svizzera e Francia.
Grazie all’ostinazione di alcuni volontari capitanati da don Nicola Zanini in questo 2024 una quarantina di pellegrini è tornata a viaggiare in treno. Non più un convoglio speciale ma uno slalom
tra i treni di linea con InterCity e TGV passando da Zurigo e Parigi. Circa 14 ore per giungere al santuario dei Pirenei. Anche alcuni balernitani hanno scelto questa via mentre altri hanno
viaggiato con i bus nottorni, con il bus di giorno o ancora come volontari sui bus che trasportavano gli ammalati.
La presenza Balernitana a Lourdes è stata come sempre corposa e composta soprattutto da volontarie e volontari dell’Ospitalità diocesana che si occupano dell’assistenza ai malati.