Rilievi SUPSI nella cappella del rosario

Giovedì 6 luglio gli studenti del Master in Conservazione e restauro della SUPSI hanno presentato il risultato dei loro rilievi nella nostra cappella della Madonna del rosario. Agata Bordi, Maria Boudouris, Lucia Grava, Maria Mazza, Chiara Nesta hanno mostrato con numerose fotografie e spiegazioni il degrado in cui versano gli stucchi dei Silva di Morbio che furono già oggetto di restauro nel 1950.

Cliccando sul tasto "leggi di più" troverete un breve riassunto di ciò che abbiamo potuto apprendere.


 

 

Nella prima serie di immagini si possono vedere varie tipologie di materiale utilizzati dagli artisti per lo stucco.

Abbiamo malte più grossolone, altre con inerti di dimensioni inferiori e infine lo spolvero (lo strato più esterno) in marmorino (polvere di marmo e malte).

Per rendere più stabili alcune costruzioni in basso- o alto-rilievo sono state usate anche fibre vegetali.

 

 

 

 

 

 

 

In questa seconda serie di fotografia possiamo vedere molto nitidamente l'utilizzo di artefatti per mantenere le strutture più fragili come il braccio di un angelo e il gambo di un giglio.
Si notano molto bene una canna di bambù e dei fili di ferro.

 

Qui si possono notare i danni delle infiltrazioni che causano la formazione di sale solubile epsomite (solfato di magnesio). Provenienti dall'inquinamento dell’aria e rifacimenti in gesso e dalla composizione degli stucchi in calce magnesiaca. Il sale asciugandosi spacca gli stucchi e gli affreschi. Il fenomeno è attualmente attivo perché dal tetto le infiltrazioni continuano. Si spera di porre in parte rimedio con il rifacimento del tetto.


 

 

 

 

 

Da ultimo abbiamo la descrizione delle diverse situazioni a partire dall'originale attraverso vari restauri e rifacimenti.

Il dettaglio che forse salta più all'occhio è il colore delle colonne e del frontone dell'altare: originariamente nero contrariamente all'attuale rosaceo.