Campeggi scout San Vittore

Contributi di Martina e Diego

 

Lupetti

Il campeggio lupetti è partito il 3 luglio 2021 in direzione Mollis, Canton Glarona. Arrivati sul posto, dopo un primo sopralluogo della magnifica regione in cui eravamo posizionati, i ragazzi hanno scoperto che la casa dove avrebbero alloggiato per le due settimane era in realtà un hotel di lusso conosciuto a livello internazionale: Il Grand Hilton Hotel! Sette personaggi sconosciuti si sono presentati ai lupetti: Caroline Hilton (la direttrice dell’hotel), Natascia Hilton (la figlia della direttrice, alla quale dovrebbe spettare l’eredità dell’hotel), Concetta (l’addetta alle pulizie), Sandy (la receptionist), Ciro, Pasquale e Salvatore (i cuochi). Dopo essersi presentati, la direttrice ha spiegato di aver convocato nel suo hotel i ragazzi poiché sta cercando degli eredi degni per il suo hotel, in quanto lei, essendo abbastanza anziana, non riesce più a gestirlo come faceva un tempo. La direttrice però tiene molto al suo hotel poiché appartiene alla sua famiglia da moltissime generazioni e non vuole quindi lasciarlo in eredità a delle persone di cui non può fidarsi totalmente. Così i lupetti, divisi in famiglie (sestene) hanno affrontato diverse sfide che hanno permesso loro di acquistare la fiducia della direttrice e di imparare nuove conoscenze sulla gestione dell’hotel. A rendere ancora più speciali queste sfide vi erano tutti i personaggi famosi che alloggiavano da anni in quell’hotel e che i ragazzi hanno avuto modo di conoscere durante la loro permanenza all’hotel: ad esempio, durante la gara di cucina, è arrivato il famosissimo Carlo Cracco a giudicare i piatti preparati dalle sestene, che hanno avuto la possibilità di conoscere anche tanti altri VIP (Roger Federer e tanti altri). E così, tra passeggiate con i lama, escursioni e tante altre attività, i lupetti hanno imparato a conoscere il territorio che li circondava, potendone ammirare i meravigliosi paesaggi.

 

 

Esploratori

Finalmente dopo una lunga pianificazione è giunto il momento clou dell’anno per ogni animatore: il Campeggio esploratori. Quest’anno ci siamo accampati in un terreno di un contadino glaronese a 1250 m s.l.m, poco sopra Näfels, al cospetto di un enorme massiccio imponente. Potete ben intuire come mai il “Campo Oberurnen” è stato battezzato dal primo giorno “Campo Palta”. Il tema che ha legato le attività quest’anno era abbastanza articolato: i ragazzi, in due settimane, hanno potuto vivere in prima persona le opere d’arte che hanno caratterizzato la storia: dalla Venere di Willendorf (24.000-22.000 a.C.) ai giorni nostri, alla ricerca di fasci di energia artistica perdute da una fonte chiamata “Adack” proveniente da luoghi ultraterreni. Si sono dunque svolte le tradizionali specialità, ma in veste artistica: poesia, food design, arte visuale e progettazione di oggetti. Il maltempo ha davvero messo alla prova la tenacia, la prontezza di spirito e la capacità di tenere alto l’umore di tutti quanti i presenti al campo. Non è potuta mancare la promessa Scout, tenuta in luogo pittoresco, momento solenne e commovente per gli otto promettenti e per tutto il reparto. Al disopra un masso enorme, circondati da abeti e muschio, in un atmosfera magica, le due domeniche sono state celebrate le messe Scout. Gli ultimi giorni, baciati dal sole, a ritmo di cesoia abbiamo rallentato l’avanzare del bosco tenendo pulito il pascolo del contadino che ci ospitava e recuperato le attività fatte saltare dalla pioggia. Anche quest’anno siamo riusciti a goderci la magia unica del campo, riscoprendo fuori dal mondo la natura stessa delle cose e del piacere del vivere assieme.

 

 

Pionieri

Con 5 pionieri, tutto il materiale necessario e tanta voglia di ridere, siamo partiti con il furgoncino Jonny condotto dalla guida rassicurante di Massimiliano alla scoperta di paesaggi e tradizioni della Svizzera tedesca. Il quizzone a sfide sul ponte di legno (Kapellbrücke) e il gioco di abilità sotto il tetto del KKL a Lucerna hanno destato curiosità e interesse tra i passanti. Spostandoci verso nord ci siamo lasciati meravigliare dai giochi d’acqua “scientifici” del parco esterno del museo Technorama e da quelli naturali delle maestose cascate del Reno. Dopo la delusione del WOW museum non tanto wow e motivati da alcuni indigeni danzanti abbiamo sfilato per le vie di Zurigo suonando percussioni e intonando gridi scout. La pioggia ha cominciato a seguirci dal primo giorno, nonostante ciò era da tanto tempo che non respiravamo un ambiente dove si ride dall’alba al tramonto. Quest’anno la promessa pio si è svolta nelle campagne turgoviesi a seguito dell’escursione che ci ha portato sopra la Stählibuck (torre di ferro di 27 metri vecchia oltre 100 anni).

Sulle note di Jo Chiarello dopo 10 giorni di campo itinerante siamo rientrati in quel di Balerna tanto con l’entusiasmo di continuare a fare scoutismo quanto il dolore mandibolare causato dalle risate.

In bocca al lupo ai 4 pio che da settembre saranno capi.