In memoria di Fausto Bellini

E’ SCOMPARSO SERENAMENTE, NELLA NOTTE TRA MERCOLEDÌ 16 E GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO, FAUSTO BELLINI, 1946, PERSONAGGIO NOTIS- SIMO A BALERNA E IN TUTTO IL MENDRISIOTTO E NON SOLO. ABBIAMO CHIESTO UN RICORDO PERSONALE AL SUO CARO AMICO E OMONIMO FAUSTO CATTANEO. ECCOLO. ARRIVEDERCI, FAUSTO! RICORDATI DELLA TUA PARROCCHIA.

 

Giorni fa ho incontrato Fausto un po’ più affaticato del solito. Stanco, forse. E chi di noi non si sente talvolta giù di giro? Ma no! Non è di questo stato d’animo che voglio parlare. Sarà meglio che racconti un episodio essenziale legato a lui. Di Fausto tutti conosciamo vita, virtù e miracoli. Miracoli sì, perché la vita di ciascuno di noi, se ci pensiamo, è un miracolo. E pensare a Fausto ci fa bene e quello che mi sento di dire è bello e dà conforto. Non so come sia stato che, nel ricordo dell’amico, “ul Belin da Balerna” così veniva designato dalle nostre parti, mi è balzato alla mente quel giorno estivo di alcuni anni fa. Prima della comparsa delle restrizioni dovute al Covid, eravamo seduti ad un tavolo all’aperto del Bar del Centro anziani di Balerna. Ecco il caso. Si discuteva del più e del meno, ci si rinfrescava con una bibita, ci si predisponeva all’ora di cena: il tipico tardo pomeriggio afoso di una comune giornata di agosto o settembre. Eravamo sei o sette persone intorno a quel tavolo: Fausto era pure presente. Nella discussione, non ricordo più quale fosse l’argomento di fondo, ad un certo punto “il nostro” uscì con queste precise parole: “Io sono pronto a lasciare questo Mondo: anche se capitasse adesso, davanti al mio caffè. Ho mes- so la mia vita nelle mani del Signore, lo prego tutti i giorni e so che Lui mi sta aspettando.”

Forse di pensiero laico, qualcuno sottolineò il suo disappunto per questo pensiero ma lui dimostrò fieramente tutta la sua convinzione ribadendola con simpatia e altrettanta fiducia. Questo è il mio ricordo di Fausto, un protagonista molto speciale per tutti noi di Balerna, pure conosciuto in tutto il Basso Ceresio e fin nel Sopraceneri. Possiamo solo immaginare quanti squilli di telefono rimarranno d’ora in poi mancanti nelle nostre case, negli ospedali, per un compleanno, per un lutto, per un saluto di amicizia? Muti i telefoni ma certo non dimenticati! Dove non poteva arrivare con le sue gambe e il suo desiderio, soprattutto nei lunghi mesi di chiusura dovuti alla pandemia, Fausto era comunque lì: ci arrivava come poteva con la sua solidarietà, l’amicizia e la benevolenza. Mi mancherà il suo canto delle litanie e/o delle quotidiane messe partecipate da trasmissioni in diretta radio, televisione o streaming nostre e dalla vicina Italia. Fede popolare e costanza ammirevoli. Lo sentivo perché il suo appartamentino di Via Stazione confinava con la casa dove abito. Ecco: Fausto era così! Tenace, a volte caparbio: interessato, altruista, e sopra tutto, buono. Cammina finché vuoi ora, fino a stancarti di felicità!

Fausto Cattaneo 19 febbraio 2022