Preghiera per "Victor", il messaggio del Vescovo Valerio

Abbiamo dato un nome al giovane 20enne del Mali che ha trovato la morte a Balerna sul tetto di un treno alla disperata ricerca della vita. Un nome per dargli dignità, per non riferirci a lui come 'lo sconosciuto'. 'Victor' lo lega a noi e ci lega a lui: è il nome del Santo Patrono di Balerna originario del nord Africa. Nel momento di preghiera di lunedì 6 marzo in stazione lo abbiamo ricordato insieme a tutti coloro che, ammaliati dalle promesse dell'occidente, hanno trovato la morte cercando la vita. Il Vescovo di Lugano Mons. Valerio Lazzeri, impossibilitato ad essere presente, ha desiderato inviarci parole di vicinanza e di riflessione. Ve le proponiamo di seguito.


 

Lugano, 6 marzo 2017

 

Carissimi amici,

Vi siete radunati nel luogo dove una settimana fa si è conclusa nel modo più tragico è impressionante che si possa immaginare una vicenda che deve rimanere infissa nella nostra coscienza e tenerci in uno stato permanente di riflessione sul nostro modo di rispondere a una delle sfide più grandi del nostro tempo.

 

Veniva dal mali, era un giovane sui vent'anni, nessuno di noi lo conosceva personalmente, ma qualcuno nel suo paese o da qualche altra parte del mondo piange la perdita del proprio figlio, del proprio fratello, del proprio parente o amico, unico e insostituibile.

 

La sua sete di vita, di futuro e di felicità non gli ha fatto vedere il pericolo a cui si esponeva. E tuttavia la sua morte non ci parla tanto di un'imprudenza giovanile. Ci mette davanti agli occhi, in maniera sconcertante e concreta, l'abisso tra i sogni che il nostro mondo suscita in chi lo guarda da fuori, da una condizione di esclusione, di guerra, di povertà e di ingiustizia, e la nostra tremenda fatica ad aprire la porta di casa, almeno per ascoltare e accogliere il grido della disperazione.

 

Sono contento di questo momento di riflessione e preghiera. Mi dispiace di non poter partecipare personalmente, essendo impegnato fuori Cantone per un incontro con gli altri Vescovi Svizzeri. Voglio però assicurarvi la mia vicinanza e la mia presenza. 

 

Portiamo nel cuore il ricordo di questo migrante sconosciuto, di cui non ci sono note né la storia né la religione. L'immagine della sua fine crudele ci spinga a fare più generosamente spazio in noi al dramma in atto, perché sappiamo trovare parole e gesti di umanità, pensieri costruttivi e progetti di solidarietà e, a ogni livello, una più consapevole, degna e concertata risposta umana e civile a quanto sta accadendo anche nel nostro paese.

 

 

† Valerio Lazzeri

Vescovo di Lugano